Via Giovannino Guareschi

Nasce a Fontanelle di Roccabianca il 1^ maggio del 1908 ed inizia giovanissimo a fare il giornalista nella città emiliana che, altrettanto giovane, lascia per emigrare a Milano.
Giovannino Oliviero Giuseppe Guareschi (questo il suo nome completo) si mette a scrivere per la rivista umoristica dell’epoca, il ‘Bertoldo’, non curandosi delle possibili reazioni del regime fascista allora dominante in Italia. Gli effetti di questa ‘militanza’ indesiderata si fanno ben presto sentire: con lo scoppio della seconda guerra mondiale, lo scrittore viene deportato in Germania e poi in Polonia.
Dopo due anni di Lager torna in Italia e fonda ‘Il Candido’, un altro settimanale di satira, attraverso il quale conduce battaglie antigovernative e ‘antipolitiche’, senza risparmiare però neanche la fazione comunista e di sinistra.
Nel 1954 è di nuovo agli arresti, con l’accusa di aver pubblicato compromettenti lettere (poi ritenute false) dell’allora Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.
Nel frattempo aveva dato vita con ‘Mondo Piccolo’ alla saga di Don Camillo e Peppone, figure contrapposte di due tipiche anime dell’Italia post-bellica.
Giovannino Guareschi muore a Cervia il 22 luglio 1968 dopo aver passato gli ultimi anni di attività dietro le quinte e un po’ dimenticato da lettori e critica.
Il Comune di Castelvetro P.no, in occasione del centenario della sua nascita, con Deliberazione della Giunta Comunale n. 67/2008, gli ha intitolato una via denominandola Via Giovannino Guareschi.
In allegato:
- la biografia di Giovannino Guareschi
- la D.G.C. n. 67/2008.